Pomodoro da industria, la qualità si decide adesso

pomodoro
Le ultime settimane di campagna sono decisive per uniformare la maturazione dei frutti e ottenere un grado Brix adeguato. Caratteristiche fondamentali per semplificare le operazioni di raccolta e per ottenere la massima redditività dagli impianti. Ecco una soluzione che può aiutare gli agricoltori

In un mercato come quello attuale, caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita a livello di materia prima, da volatilità dei prezzi e da una consapevolezza sempre maggiore dei consumatori, anche un prodotto come il pomodoro da industria non può prescindere dalla qualità: le aziende di trasformazione attribuiscono prezzi unitari superiori ai raccolti che possono vantare un alto grado zuccherino, buona sostanza secca e bassa incidenza di scarto. Nella campagna 2016, infatti, il basso grado brix del prodotto ha determinato una riduzione del prezzo riconosciuto agli agricoltori da 85,2 a 79 euro la tonnellata, poi ulteriormente ridotto al nord a causa della sovrapproduzione. Altre caratteristiche molto importanti per il pomodoro da industria sono l’uniformità e la concentrazione della maturazione, per aumentare la produzione lorda vendibile. Se i frutti sono di grandezza uguale e ce ne sono pochi verdi, la raccolta meccanica permette di massimizzare le rese per ettaro riducendo gli scarti.

Redditività risicata

L’Italia è il secondo produttore mondiale di pomodoro da industria, dietro solo agli Stati Uniti. Il pomodoro, con i suoi derivati, rappresenta un vero e proprio simbolo di identificazione nazionale, ed è un alimento base della tradizione culinaria italiana, anche se i consumi ristagnano. Nella campagna 2016 in Italia sono state prodotte 5,18 milioni di tonnellate, suddivise in 2,84 milioni di tonnellate al nord, che ha beneficiato di un ottimo finale di stagione, e 2,34 milioni di tonnellate al sud. Puglia ed Emilia-Romagna sono le regioni che producono di più.
Anche quest’anno in primavera non sono mancate tensioni tra industria e produzione per stabilire i prezzi della campagna 2017. Dopo un lungo tira e molla si è arrivati a un accordo che prevede un pagamento di 87 euro a tonnellata per il pomodoro tondo e 97 per quello lungo, varietà quest’ultima tipica degli areali del sud. Cifre che non soddisfano in pieno i produttori, ma che consentono al comparto di non naufragare.

Mercato sempre più esigente

Secondo i dati forniti dall’ufficio agronomico di Conserve Italia, nel nostro paese il mercato delle conserve di pomodoro vale circa 500 milioni di euro a cui corrisponde un consumo di 393 milioni di kg di prodotto. Si tratta di un mercato maturo che mostra un trend in flessione, specialmente a valore. Il segmento principale è quello delle passate di pomodoro, che vale il 43% del mercato a valore e il 46% a volume, seguito dalle polpe di pomodoro (29% a valore e 25% a volume), dai pelati (17% a valore), dai concentrati di pomodoro (6%) e dai pomodorini (4%).
Nel mercato di oggi il consumatore cerca soprattutto prodotti con un notevole valore di servizio, con elevata qualità e provenienza italiana. Inoltre cerca garanzia sull’origine, sulla qualità e genuinità del prodotto e sulla rintracciabilità della materia prima.

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Un aiuto per avere più prodotto e di qualità

Per ottenere il massimo in termini di resa e caratteristiche organolettiche del prodotto, Biolchim ha ideato una strategia che sfrutta l’effetto sinergico di K-Bomber 56 e Sunred, due prodotti che usati in successione riducono gli eccessi vegetativi, incrementano la sostanza secca, aumentano il grado zuccherino, uniformano colorazione e maturazione, portando a una riduzione dello scarto verde e del prodotto eccessivamente maturo.
K-Bomber 56 è un formulato ad elevato contenuto di potassio che, applicato prima dell’invaiatura, riduce gli eccessi vegetativi e mette la pianta nelle condizioni di avviare il naturale processo di maturazione dei frutti, a beneficio della qualità del raccolto (incremento della sostanza secca).
Sunred è un biopromotore della maturazione e della colorazione dei frutti. Grazie alla sua composizione a base di fenilalanina, metionina, estratti vegetali ricchi di ossilipine (composti naturali che agiscono sul Dna delle piante attivando in maniera mirata i processi fisiologici che avvengono durante la maturazione, in particolare la degradazione della clorofilla e la sintesi di pigmenti colorati) e monosaccaridi, promuove il metabolismo legato alla maturazione, favorendo l’accumulo di pigmenti e zuccheri nei frutti (aumento del colore e del grado Brix), senza alcuna alterazione della consistenza della polpa e della buccia.
Oltre che sul pomodoro, i due formulati dell’azienda emiliana possono essere impiegati su uva da tavola, da vino, pere, mele, fragole, meloni, cocomeri, ciliegie, peperoni e melanzane.

EPOCA D’IMPIEGO PRODOTTO DOSE
3 settimane prima della raccolta K-BOMBER® 56 5 kg/ha
2 settimane prima della raccolta K-BOMBER® 56 5-7 kg/ha
7/10 giorni prima della raccolta SUNRED® 5-8 L/ha

pomodoroNote

  • Con impianti vigorosi, utilizzare la dose più alta di K-Bomber 56 oppure eseguire un terzo intervento.
  • Con produzioni elevate o in aree con riconosciuta carenza di Manganese, aggiungere a Sunred 50 g/100L di Manganese Edta.
  • Distribuire Sunred al mattino, preferibilmente in giornate soleggiate e su piante asciutte.
  • Eseguire una bagnatura adeguata ed uniforme evitando il gocciolamento.

Miscibilità
Sunred non presenta controindicazioni di miscibilità con i comuni agrofarmaci ad eccezione di oli minerali ed emulsioni. Su pomodoro, Sunred può essere miscelato anche con prodotti contenenti rame.

Il parere di chi lo usa: «Grandi vantaggi rispetto ai normali maturanti»

Sperimentato con successo nella campagna 2016, Sunred è entrato a tutti gli effetti nella lista dei prodotti utilizzati dalla gran parte dei soci dell’Op Apol Industriale, cooperativa con sede a Milano che riunisce produttori di pomodoro da industria per un totale di poco meno di tremila ettari distribuiti tra Lombardia, Emilia, Piemonte e Veneto.
«L’anno scorso abbiamo avuto qualche problema con il clima che ha creato stress alle piante – spiega Marco Freddi, uno dei tecnici agronomi di Apol – in alcune zone ci siamo trovati in prossimità della raccolta con piante che presentavano frutti maturi al punto giusto nella parte inferiore e verdi o appena invaiati nella porzione superiore, perché la pianta aveva interrotto il suo normale ciclo di produzione. Grazie a Sunred abbiamo recuperato quasi tutta la parte superiore del raccolto, circa il 50%, che altrimenti saremmo stati costretti a scartare».
In condizioni normali, il formulato di Biolchim consente di portare a maturazione l’ultimo palco, circa cinque bacche per pianta: «Il costo del prodotto e del trattamento si ripaga ampiamente – sottolinea Freddi – perché se consideriamo 35mila piante per ettaro, recuperando i frutti di cinque bacche, ai prezzi attuali si ha una maggior resa a valore di circa 700 euro l’ettaro».
Ma i pregi di Sunred non finiscono qui: «Rispetto ai normali maturanti si può utilizzare durante tutta la finestra di raccolta – afferma Freddi – inoltre la maturazione è più graduale, quindi consente di programmare meglio la raccolta».

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Marco Freddi
Pomodoro da industria, la qualità si decide adesso - Ultima modifica: 2017-07-13T10:44:34+02:00 da Simone Martarello

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