Gli scienziati europei si mobilitano in favore del miglioramento genetico di precisione

scienziati
Aissa, Siga, Fisv e altre 72 associazioni di ricerca europee chiedono di rivedere la direttiva Ogm per non far perdere all'agricoltura europea le chance di sostenibilità legate a genome editing e alle altre new breeding technique

Autorevoli scienziati di più di 75 centri e istituti europei attivi nella ricerca sulle piante e le scienze della vita, tra cui la Federazione Italiana Scienze della Vita (www.fisv.org) e l’Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie (www.aissa.it), Cnr, Scuola Superiore Sant'Anna e Società italiana genetica agraria (www.geneticagraria.it) si sono uniti per sottoscrivere un documento che chiede con urgenza ai responsabili politici europei di salvaguardare l’innovazione in agricoltura e biologia vegetale.

Adesioni ancora aperte

Genome editing, il sistema Crispr-Cas9

Il documento è di pubblico accesso (raggiungibile qui): ed è aperto ad ulteriori adesioni.
In particolare i firmatari del documento chiedono i responsabili dei Governi europei e all’Ue di aggiornare la legislazione europea sugli ogm, per stare al passo con i progressi delle biotecnologie applicate all'agricoltura.
L'iniziativa è la risposta alla sentenza della Corte di giustizia Ue dello scorso luglio che equipara agli ogm i prodotti di tutte le biotecnologie vegetali affermatesi dopo il 2001.

La richiesta degli scienziati

Gli scienziati di Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Slovacchia, Svezia e Ungheria sono profondamente preoccupati a seguito della recente decisione della Corte di Giustizia Europea riguardo le tecniche moderne di editing dei genomi, che potrebbe di fatto condurre alla messa al bando delle nuove tecnologie di miglioramento genetico delle piante. Come risultato, gli agricoltori europei sarebbero privati di una nuova generazione di varietà vegetali più resistenti ai climi avversi e più nutrienti, necessarie per rispondere alle attuali sfide ecologiche e sociali.

Per evitare che l'Europa sia «tagliata fuori dagli sviluppi dell'innovazione varietale, privando gli agricoltori di nuove colture, resilienti ai cambiamenti climatici e di maggiore qualità nutrizionale -, scrivono gli scienziati, la legislazione dovrebbe essere modificata in modo che i prodotti ottenuti con piccoli adattamenti del Dna con tecniche che non prevedono l'introduzione nella pianta di materiale genetico esterno, non siano soggette alle disposizioni della direttiva ogm, ma siano invece regolamentate con il regime applicabile alle varietà selezionate in modo classico».

Le conseguenze delle attuali restrizioni

Le implicazioni di una regolamentazione molto restrittiva di metodi innovativi di selezione delle piante sono di vasta portata. L'innovazione agricola europea basata sull'allevamento di precisione si arresterà a causa della soglia elevata che questa legislazione dell'UE presenta. Ciò ostacolerà i progressi nell'agricoltura sostenibile e creerà uno svantaggio competitivo alle industrie di selezione vegetale in Europa. Gli impatti sulla nostra società e sull'economia saranno enormi.

Dirk Inzè

Dirk Inzè, Direttore scientifico del Vlaams Instituut voor Biotechnologie (VIB, Belgio, www.vib.be) e uno dei promotori del documento: “Il sostegno che per quest’iniziativa abbiamo ricevuto da parte degli studiosi delle piante di tutta Europa è stato entusiasmante sin dall’inizio. Ciò mostra l’attuale divisione che minaccia il nostro continente: come autorevoli ricercatori abbiamo il dovere di fornire soluzioni innovative e sostenibili per l’agricoltura, ma siamo bloccati da un sistema di regolamentazioni superato, che non rispetta il progredire delle conoscenze scientifiche. Con la nostra iniziativa speriamo di stimolare nell’Unione Europea decisioni politiche basate sull’evidenza, una linea di condotta cruciale per le nostre vite.”

Gli scienziati europei si mobilitano in favore del miglioramento genetico di precisione - Ultima modifica: 2018-10-30T10:01:35+01:00 da Simone Martarello

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